In molti in Friuli conoscono in Friuli personalmente Zico, Primi fra tutti Alessandro Scarbolo e Michele De Sabata. Anch’io, come tanti altri, ho la fortuna e l’onore di conoscerlo. Personalmente apprezzo da sempre, dal 1983 (quando giunse a Udine), le sue doti umani, il suo fair play.
Sentite cos’ha detto in merito al ritiro della maglia 10 del Santos dopo la recente scomparsa di Pelé: “per noi brasiliani è come fosse morto uno di famiglia, ma penso sarebbe sbagliato ritirare il suo numero 10 dal Santos, quella maglia deve rimanere un punto di riferimento per i ragazzi che hanno il sogno di sfondare nel calcio”.
Ma non basta, Zico ha anche commentato il fatto d’essere stato (per me a ragione) il “Pelè bianco”. Zico ha detto che “la gente andava allo stadio pensando di andare a vedere il nuovo Pelé e, invece, si trovava un altro giocatore. Pelé è stato unico e né io né altri ci siamo potuti avvicinare”.
Un giorno ebbi modo di dialogare con il Galinho e gli dissi che per me lui era stato più forte di Maradona, ma lui mi tacitò: “non è così, Diego era più forte di me” (quanta umiltà….quanto fair play). A nulla è valso dire che il “pibe de oro” fuori del campo è stato un disastro. Zico mi rispose: “vedi Daniele io lo giudico solo per quanto ha fatto in campo e lui era più bravo di me, di quanto fece fuori dal campo lascio che siano altri a parlare”.
Abbiamo tanto da imparare da Zico e da Pelè stesso come pure da un altro che ci ha lasciato all’inizio del 2023, Gianluca Vialli, riconosciuto un leader da tutti.
Che queste lezioni ci siano di monito e aiuto per il nuovo anno all’insegna del fair play. A proposito: buon proseguimento d’anno a tutti noi!
Daniele Damele
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