La Federazione Francese Football visto il risultato acquisito contro l’Irlanda non rispettando i valori etici dello sport, rinuncia a partecipare con la propria squadra al prossimo Campionato del Mondo 2010 in Sudafrica, ritenendo in questo modo di contribuire ad esaltare tutti quei valori spesso dimenticati da atleti e dirigenti, ridando così dignità ai gloriosi “Bleu de France”.
La FFF molto sportivamente aveva riconosciuto che quella vittoria era frutto di una “escroquerie” (imbroglio) e, quindi, la Francia, che dette i natali a De Coubertin, i cui principi di rettitudine e di rispetto tra uomini erano alla base dello sport, non poteva accettare un verdetto dal campo ottenuto in modo così fraudolento.
Poteva essere una lezione al mondo: peccato fosse solo una “storia” di Natale. Nulla a che fare con il fair play, anzi.
Ebbene anche i Mondiali 2022 si sono appena conclusi e tutti sappiamo com’è andata a finire. Non sono stati mondiali belli, tante persone morte per realizzare gli stadi, valori etici calpestati, soldi impiegati in mille forme, ma non all’insegna del fair play.
Eppure qualche lezione l’abbiamo avuta. Del Giappone ho parlato la scorsa settimana, altri gesti si son visti: bello quello del ragazzino croato che consola Neymar, molto meno i due bodyguards che avrebbero voluto tenerlo lontano (!).
Vabbé, adesso è Natale e chi crede ai valori del fair play vuole che Natale lo sia tutto l’anno anche dentro i campi di calcio, specie quelli dei ragazzi che devono pensare a divertirsi e …giocare perché il calcio è e deve rimanere sempre un gioco.
Auguri, quindi, di buon Natale a Tutti noi. Noi ci rivediamo, pardon ci rileggiamo l’11 gennaio, per cui auguri anche di felice 2023!
Daniele Damele
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